La meravigliosa avventura di Cabeza de Vaca
10 journalers for this copy...
Questo libro è stato liberato durante la serata di presentazione del bookcrossing a Bovolone
questo libro stranamente è stato trovato da chi l'ha liberato.
Journal Entry 3 by PaoloGang at "Liberiamo i Libri" in giro per la città in Bovolone, Veneto Italy on Friday, December 1, 2006
Released 17 yrs ago (12/1/2006 UTC) at "Liberiamo i Libri" in giro per la città in Bovolone, Veneto Italy
WILD RELEASE NOTES:
RELEASE NOTES:
ok finalmente questo libro è VERAMENTE libero. basta giochi.
ok finalmente questo libro è VERAMENTE libero. basta giochi.
tanto si sapeva che me lo volevo portare a casa io... :-D
grazie, grazie, GRAZIE!!!
grazie, grazie, GRAZIE!!!
bello, interessante e davvero unico: una storia "piccola" che contiene spunti interessanti sui rapporti tra nord e sud del mondo, poche pagine che restano nella mente e si fanno rileggere.
grazie Paolo per avermi fatto questo regalo!
non aspettatevi un libro di frasi illuminanti o filosoficopippiche (nè Hesse nè Coelo, insomma) (uh, come sono irriverente): è un testo semplice, brevissimo, ma, secondo me, molto sincero ed attuale
grazie Paolo per avermi fatto questo regalo!
non aspettatevi un libro di frasi illuminanti o filosoficopippiche (nè Hesse nè Coelo, insomma) (uh, come sono irriverente): è un testo semplice, brevissimo, ma, secondo me, molto sincero ed attuale
e mi diventa un ring.....
chi c'è in lista:
rosen (verona)
tilly77 (cesena)
anatolla (roma)
shandy (busana RE)
etnagigante (catania)
gwiwenneth (macot la plagne)
masia (faenza)
il gruppo alcoolsari di verona che non lo sanno ma lo leggerano, oh sì.....
e forse ma forse dadaista (bologna/parigi/merano)
Ho inserito i nomi secondo l'ordine di iscrizione ma, come sempre, i miei ring sono anarco-istituzionalisti e viaggiano random, l'ordine dell'elenco può variare a seconda di chi vi càpita sotto le grinfie, postali e non e i passaggi a mano sono cosa buona e giusta.
Sono "GRADITE" le j.e. in entrata e uscita qui,
ma pure un veloce messaggio sul FORUM per seguire il viaggio del libro.
Se poi ci impiegate poco a leggerlo vi voglio ancora più bene...
chi c'è in lista:
rosen (verona)
tilly77 (cesena)
anatolla (roma)
shandy (busana RE)
etnagigante (catania)
gwiwenneth (macot la plagne)
masia (faenza)
il gruppo alcoolsari di verona che non lo sanno ma lo leggerano, oh sì.....
e forse ma forse dadaista (bologna/parigi/merano)
Ho inserito i nomi secondo l'ordine di iscrizione ma, come sempre, i miei ring sono anarco-istituzionalisti e viaggiano random, l'ordine dell'elenco può variare a seconda di chi vi càpita sotto le grinfie, postali e non e i passaggi a mano sono cosa buona e giusta.
Sono "GRADITE" le j.e. in entrata e uscita qui,
ma pure un veloce messaggio sul FORUM per seguire il viaggio del libro.
Se poi ci impiegate poco a leggerlo vi voglio ancora più bene...
Journal Entry 7 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Wednesday, January 28, 2009
e' arrivato! e' arrivato! e' arrivato!
.... e con l'occasione segnalo...
.... e con l'occasione segnalo...
(Scusate l'intromissione, ma volevo fare almeno la JE fantasma, intanto) (sì, ho deciso di rovinare questo ring, era nei piani per destabilizzare il mondo)
Journal Entry 9 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Wednesday, February 4, 2009
ovviamente il libro mi fa venire voglia di leggere il resoconto originale di Alvar Nunez che ha ispirato a Haniel Long questa libera riscrittura. Davvero essenziale ma effettivamente e forse proprio per questo si presta a riletture. Ottimo per il tema e per la mole come testo possibile in uno zaino per Santiago.
grazie Picchia, non dimenticare la petizione.. e grazie Rosen.
alvar nunez su anobii
grazie Picchia, non dimenticare la petizione.. e grazie Rosen.
alvar nunez su anobii
Il libello è qui con me.
Alvar Nunez Cabeza de Vaca scrive al Re di Spagna non come si scrive a un sovrano ma parlando col cuore in mano.
Questo è il modo in cui l'autore immagina che avrebbe voluto rivolgersi Cabeza de Vaca al suo sovrano, tirando fuori un'umanità sconosciuta ai conquistadores, spogliandosi dai panni del colonizzatore per entrare in quelli di semplice uomo a contatto con altri uomini di culture differenti.
La fame e gli stenti provano l'animo di chiunque e rendono umili. Così Cabeza de Vaca ai nostri occhi.
Una bella lettura.
Questo è il modo in cui l'autore immagina che avrebbe voluto rivolgersi Cabeza de Vaca al suo sovrano, tirando fuori un'umanità sconosciuta ai conquistadores, spogliandosi dai panni del colonizzatore per entrare in quelli di semplice uomo a contatto con altri uomini di culture differenti.
La fame e gli stenti provano l'animo di chiunque e rendono umili. Così Cabeza de Vaca ai nostri occhi.
Una bella lettura.
Orca l'oca, stavo quasi per dimenticarmi di venire qua a fare la journal!
Recupero in corner.
Il libricino l'ho letto un paio di volte perché alla prima passata non mi era sembrato di coglierne l'essenza. Mi era parso breve, fin troppo, e semplicistico. Poi ho gustato la bellissima introduzione di Henry Miller e mi sono rilanciata nella lettura del testo, certamente apprezzandolo maggiormente a livello di testimonianza storico/morale, come opera atta diffondere la realtà vissuta dal protagonista e le sue scelte di vita interiore ed esteriore.
Visto che mi è piaciuta tanto, cito dall'introduzione di Miller:
Credo, ed è il motivo per cui non cesserò mai di parlare di questo piccolo libro, che l'esperienza di questo spagnolo solitario e derelitto nelle regioni selvagge d'America vanifichi tutto l'esperimento democratico dei tempi moderni. Credo che se egli rivivesse oggi, e vedesse i prodigi e gli orrori del nostro tempo, tornerebbe senza indugio al semplice ed efficace modo di vivere da lui scelto quattro secoli fa. Così farebbe San Francesco, e Gesù, e il Buddha, e tutti coloro che hanno visto la luce. Nemmeno per un attimo posso pensare che avrebbero qualcosa da imparare dal nostro modo di vivere. I credenti di questo mondo a parole sono d'accordo, lo so, ma le loro azioni parlano diversamente.
La semplice vicenda della sua illuminazione, del suo irrevocabile mutamento d'animo, spezza via tutte le storie sanguinose di Cortés e Pizarro e di tutti i conquistatori della terra dal tempo dei tempi. Ci porta a credere a ciò che tutti sappiamo nel profondo del cuore: che un uomo può sempre fermarsi di punto in bianco, e guardando in faccia la realtà darne esempio con l'azione. Ma ci porta a credere anche qualcosa in più: in verità l'uomo non sarà mai da nulla che sia meno di questo. Ecco, credo, il senso del Viaggio che tutti stiamo compiendo.
Il libro ha ripreso il suo cammino - pseudoautogestito :p - ieri alla volta di tilly77
Picchia, grazie per il ring :)
Recupero in corner.
Il libricino l'ho letto un paio di volte perché alla prima passata non mi era sembrato di coglierne l'essenza. Mi era parso breve, fin troppo, e semplicistico. Poi ho gustato la bellissima introduzione di Henry Miller e mi sono rilanciata nella lettura del testo, certamente apprezzandolo maggiormente a livello di testimonianza storico/morale, come opera atta diffondere la realtà vissuta dal protagonista e le sue scelte di vita interiore ed esteriore.
Visto che mi è piaciuta tanto, cito dall'introduzione di Miller:
Credo, ed è il motivo per cui non cesserò mai di parlare di questo piccolo libro, che l'esperienza di questo spagnolo solitario e derelitto nelle regioni selvagge d'America vanifichi tutto l'esperimento democratico dei tempi moderni. Credo che se egli rivivesse oggi, e vedesse i prodigi e gli orrori del nostro tempo, tornerebbe senza indugio al semplice ed efficace modo di vivere da lui scelto quattro secoli fa. Così farebbe San Francesco, e Gesù, e il Buddha, e tutti coloro che hanno visto la luce. Nemmeno per un attimo posso pensare che avrebbero qualcosa da imparare dal nostro modo di vivere. I credenti di questo mondo a parole sono d'accordo, lo so, ma le loro azioni parlano diversamente.
La semplice vicenda della sua illuminazione, del suo irrevocabile mutamento d'animo, spezza via tutte le storie sanguinose di Cortés e Pizarro e di tutti i conquistatori della terra dal tempo dei tempi. Ci porta a credere a ciò che tutti sappiamo nel profondo del cuore: che un uomo può sempre fermarsi di punto in bianco, e guardando in faccia la realtà darne esempio con l'azione. Ma ci porta a credere anche qualcosa in più: in verità l'uomo non sarà mai da nulla che sia meno di questo. Ecco, credo, il senso del Viaggio che tutti stiamo compiendo.
Il libro ha ripreso il suo cammino - pseudoautogestito :p - ieri alla volta di tilly77
Picchia, grazie per il ring :)
arrivato, per fortuna che è piccino picciò!!!
Brevissimo ma abbastanza efficace nel farci vedere i conquistadores con gli occhi degli indios o di chi, come il protagonista, si è tramutato quasi in uno di loro.
riparte presto anche se non ho ancora capito/deciso verso chi :p
riparte presto anche se non ho ancora capito/deciso verso chi :p
Journal Entry 16 by tilly77 at -- via posta o passaggio a mano --, Emilia Romagna Italy on Friday, April 24, 2009
Released 15 yrs ago (4/24/2009 UTC) at -- via posta o passaggio a mano --, Emilia Romagna Italy
CONTROLLED RELEASE NOTES:
CONTROLLED RELEASE NOTES:
spedito a fabiana!
spedito a fabiana!
Libro arrivato in una giornata piovosissima, per fortuna senza danni.
Lo alternerò ad un altro ring che ho in mano, non dovrei metterci troppo.
Lo alternerò ad un altro ring che ho in mano, non dovrei metterci troppo.
Il libro è partito oggi per l'Olanda verso gwiwenneth, è stata dura trovare a chi inviare!!
Edit 31/01/2010
Interessante poema scritto da Haniel Long, basandosi sulle relazioni di Alvar Nuñes Cabeza de Vaca a Re Carlo V, sulla sua esperienza di colonizzazione durata 8 anni.
Questo lungo periodo trascorso nel "nuovo" continente americano tra i nativi, induce Cabeza de Vaca ad un percorso di cambiamento interiore che lo trasforma da "conquistadores" a "conquistado" (se così si può dire) dal modo di vivere delle popolazioni "indigene", dove riscopre le cose veramente fondamentali della vita.
Il libro è ricco di interessanti spunti su argomenti molto attuali ed è questa forse la cosa più sorprendente.
Ho molto apprezzato anche l'introduzione di Henry Miller, particolarmente brillante.
Edit 31/01/2010
Interessante poema scritto da Haniel Long, basandosi sulle relazioni di Alvar Nuñes Cabeza de Vaca a Re Carlo V, sulla sua esperienza di colonizzazione durata 8 anni.
Questo lungo periodo trascorso nel "nuovo" continente americano tra i nativi, induce Cabeza de Vaca ad un percorso di cambiamento interiore che lo trasforma da "conquistadores" a "conquistado" (se così si può dire) dal modo di vivere delle popolazioni "indigene", dove riscopre le cose veramente fondamentali della vita.
Il libro è ricco di interessanti spunti su argomenti molto attuali ed è questa forse la cosa più sorprendente.
Ho molto apprezzato anche l'introduzione di Henry Miller, particolarmente brillante.
Journal Entry 19 by Gwiwenneth from Alphen aan den Rijn, Zuid-Holland Netherlands on Wednesday, May 27, 2009
grazie epr il ring lo leggo e rispedisco al piu' presto :D
E' arrivato, cercherò di essere veloce
Una lettura breve ma intensa.
Mi è piaciuto molto.
Mi è piaciuto molto.
è ora che questo intenso, piccolo libro ricominci il suo viaggio. lo passo ad una persona che dovrebbe saperlo apprezzare e poi via, verso nuovi incontri